Oggi, l’istruzione scolastica si sta trasformando per adattarsi allo sviluppo tecnologico e sociale che le nuove generazioni vivono. Un esempio di tale cambiamento è il ritorno dello studio tra le mura domestiche.Si potrebbe parlare di un ritorno al passato, in cui i giovani studiavano in privato, visionati dalla figura dell’istitutore oggi sostituito da dispositivi tecnologici come il computer o il tablet e da programmi di insegnamento online per studenti e lavoratori.
Un
esempio è l’insegnamento k12, un programma realizzato da William J.Bennett per
ottimizzare l’istruzione degli studenti americani.L’obiettivo è formare gli
studenti attraverso la rete seguendo i metodi di valutazione scolastici
vigenti.Gli alunni si troverebbero a studiare in un ambiente confortevole,utilizzando strumenti che sono ormai appendici al nostro corpo.Allo
stesso modo,gli insegnanti hanno la possibilità di diffondere il sapere a molte
più persone contemporaneamente, e di seguire con più attenzione chi resta
indietro.Ma quanto può essere effettivamente utile questo metodo d’insegnamento?E’ vero che i nati negli anni 2000 possono
essere definiti “nativi digitali”(cit.”Introduzione ai media digitali” di
Arvidsson e Delfanti)perché hanno una predisposizione ad usare gli
strumenti tecnologici che è radicata nel loro Dna.Ma quanti studenti avranno la
costanza,la volontà e la determinazione per seguire e portare a compimento
questo tipo di studio?
I
bambini hanno maggior bisogno di una guida,di un insegnante fisicamente
presente che sappia scandire i momenti di studio e quelli di svago,che sappia
insegnare a leggere,scrivere e contare senza ricorrere alla calcolatrice o ad
un linguaggio basato su abbreviazioni tipico della messaggistica istantanea,
dimenticando la corretta forma grammaticale.Come si può imparare da una lezione
videoregistrata,quando è essenziale frequentare un contesto in cui
confrontarsi, come avviene nelle aule scolastiche oppure essere stimolati a
migliorare, non solo nello studio ma anche nella costruzione della propria
identità,senza nascondendosi dietro ad uno schermo. L’insegnamento K12, è più
indicato per gli studenti universitari, in quanto permette loro di integrare lo
studio con mezzi ideati per approfondire le proprie conoscenze strutturate
negli anni. Tale modalità di studio permette di sfruttare le grandi opportunità
che la scienza e la tecnologia mettono a disposizione per tutti noi.
Esistono
anche altre teorie.Secondo il
New York Times”I bambini valgono
soldi”quindi le piattaforme didattiche sono un mezzo attraverso cui le
grandi aziende produttrici di dispositivi multimediali possono aumentare gli
introiti tramite la vendita di strumenti tecnologici e con la distribuzione di
APP da utilizzare dove e quando ci aggrada.
Ma
ogni cosa ha in sé luce ed ombra e considerare solo uno di questi aspetti
significa privarci della possibilità di conoscere davvero qualcosa.
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