venerdì 15 maggio 2015

APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO E RUOLO DELLE TECNOLOGIE SOCIALI

Le continue e complesse trasformazioni, che caratterizzano la società attuale, generano nuovi valori e stili di vita che provocano un cambiamento delle modalità sia conoscitive che comunicative dell'individuo.
Il concetto di apprendimento significativo nasce all'interno del paradigma della conoscenza e si sviluppa in molteplici correnti, tra cui il costruttivismo socio-culturale.
La comunicazione, che sta alla base dell'interazione sociale, consente all'individuo di costruire in modo condiviso nuove conoscenze. Il soggetto è coinvolto attivamente nel processo di apprendimento, in contesti significativi, attraverso la manipolazione di oggetti, l'osservazione e l'interpretazione dei risultati dei suoi interventi. L'apprendimento avviene in modo significativo, quindi, quando gli studenti intendono attivamente e volontariamente conseguire un obiettivo.
Nella cornice teorica costruttivista socio-culturale, gli ambienti di apprendimento significativo, in cui poter costruire, condividere un modello di conoscenza, possono essere supportati dalle tecnologie digitali e telematiche e da quelle sociali emergenti.
Le ICT (Information and Comunication Technology) possono diventare strumenti di apprendimento significativo, se forniscono agli studenti opportunità di imparare le tecnologie e non dalle tecnologie.
Jonassen afferma che le tecnologie, definite "collaboration tools", possono promuovere la collaborazione, la cooperazione e la distribuzione di conoscenza nelle knowledge-building communities; rendere possibile e supportare i processi dialogici, quali la conversazione, la discussione, il confronto produttivo, la negoziazione di significati, la costruzione di consenso, implicando da parte di tutti l'impegno a riflettere criticamente in un'ottica "progressista", di miglioramento della conoscenza.
L'esplosione di Internet e la globalizzazione della rete, la diffusione dei Social Network e del Social Software del web 2.0, portano verso forme di apprendimento informale, autodiretto, partecipativo.
Il web si sta trasformando in un "villaggio" attraente e seducente, in cui soprattutto i giovani d'oggi si incontrano e «cercano nella velocità e nelle relazioni a distanza la loro identità che forse nelle città in cui abitano normalmente non trovano più»( Fiorini).
Le attuali comunità del web aperte tutto l'anno (quella di Facebook, Twitter, Google+) o frequentate solo in occasione di eventi particolari sono comunque luoghi, spazi partecipativi, caratterizzati da eventi "bottom-up" e da forme di auto-produzione e di auto-pubblicazione di contenuti, attraverso il recupero e il cosiddetto "mashup" «la "poltiglia" ricombinatoria di elementi esistenti» (Fiorini).

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