I disturbi
dell’apprendimento, come la dislessia , non sono ancora noti a tutti , spesso
gli sessi docenti ignorano tali problematiche confondendola con una semplice e
superficiale “svogliatezza “ o “scarsa attenzione per quella determinata
materia “ , è quello che mi sono sentita dire per tutto il corso della scuola
primaria dalla mia insegnate di inglese. Si trattava di un’insegnante con
scarsa preparazione in merito e poca attenzione verso il suo lavoro, aveva
completamente ignorato che questa mia insufficienza era data da un problema di
apprendimento causato da una dislessia mai diagnosticata se non in tarda età
grazie ad uno screening online.
Questo
succedeva negli anni 90 , poco più di 20 anni fa , ma possiamo affermare con
certezza che la situazione è diversa ? Oggi
tale negligenza da parte degli insegnanti sia superata e quindi si cerca di affrontarla al meglio ?
Ricordo che
in Italia solo nel 2010 si è intervenuto a tutelare gli alunni con disturbi
dell’apprendimento con la legge 170 dell’8 ottobre 2010 ,La presente
legge riconosce la
dislessia, la disgrafia,
la disortografia e
la discalculia quali
disturbi specifici di apprendimento, di
seguito denominati «DSA»,
che si manifestano
in presenza di
capacità cognitive adeguate, in
assenza di patologie neurologiche e di deficit
sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per
alcune attività della vita quotidiana. [i]
Tutte queste
nuove tecnologie hanno permesso di compiere enormi passi avanti ad una mera e
semplice tutela su carta di tale disturbo. L’Università di Roma Tre illustra
i presupposti teorici
e la metodologia
definita per il
progetto di ricerca relativo alla
Scuola Dottorale in Pedagogia e Servizio Sociale ,La ricerca
riguarda la possibilità
di valutare quanto
la formazione di insegnanti
in servizio erogata
con modalità blended,
ovvero con parziale
utilizzo delle nuove tecnologie,
su tematiche relative
ai Disturbi Specifici
di Apprendimento (DSA), possa
facilitare la progettazione
di strategie didattiche
inclusive. Il tema
di ricerca ha come quadro concettuale di riferimento il
modello dell’International Classification of Functioning, Disability
and Health for
Children and Youth
(ICF-CY) con il
capitolo “Prodotti e Tecnologie”
inserito nella componente
“Fattori Ambientali” della classificazione. L’aspetto della
formazione degli insegnanti è stato affrontato riflettendo anche sulla
possibilità di costituire
e favorire la
costituzione delle Comunità
di Pratica. E nello stesso modo è
stato dimostrato che negli ultimi anni si è assistito ad un aumento
dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel trattamento dei DSA[ii]. Il computer risulta un
ottima tecnologia assistita ed educativa in associazione a software specifici
per tale disturbo.
Il connubio
tra riconoscimento del disturbo, con leggi apposite, e la tecnologia, grazie al
prot. “MIUR AOO USPBS R.U. 25211 del 23 novembre 2011 del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca” sono
stati attivati progetti di “Screening e
dislessia”, che prevede moduli di apprendimento
e-learning su piattaforma ANSAS, centrati sulla attività di
individuazione precoce e assistiti da un tutoraggio da parte di un gruppo di
esperti AID. La proposta formativa è rivolta ai docenti delle scuole di ogni
ordine e grado. L’obiettivo è :
Estendere a
tutte le scuole d'Italia il modello di formazione integrata per dotare gli
insegnanti curriculari e non di competenze relative al riconoscimento e alla
didattica per i disturbi specifici di apprendimento (dislessia) negli alunni di
ogni ordine e grado di scuola, anche relativamente all'uso delle tecnologie
informatiche come strumento didattico e compensativo.
Profilo
dell’insegnante Referente Dislessia:
- Insegnante curricolare a Tempo Indeterminato
- Essere motivato e interessato ad accrescere la sua formazione
- Avere capacità relazionali e competenze nell’ambito della gestione delle dinamiche di gruppo
- Conoscere le potenzialità didattico – organizzative offerte dal Regolamento dell’autonomia
- Essere disponibile a lavorare in rete all’interno/esterno
Per tale
ragione nasce la piattaforma INDIRE, online a partire dal 31 marzo 2012,
all’indirizzo http://for.indire.it/dislessia .
Personalmente
ritengo d’immensa utilità questa piattaforma online ma credo che necessiti
ancora di qualche modifica perché per il momento si presenta limitata ai soli docenti
,che sicuramente saranno in grado di riconoscere il problema il prima
possibile, ma ritengo ugualmente utile
estenderla anche ai genitori , in modo da avere una formazione adeguata per
poter seguire i propri figli.
Il numero di
soggetti con DSA riconosciuto in tempo è ancora in Italia molto basso; è
fondamentale abbassare l’età di riconoscimento e di diagnosi dei DSA almeno al
secondo anno di scolarizzazione per permettere un intervento didattico e
riabilitativo più efficace; è necessario che la Scuola si doti di strumenti
propri capaci di riconoscere i segnali di rischio per la comparsa di un DSA; è
necessario che questo percorso di riconoscimento precoce sia condiviso con i
Servizi Sanitari. [iii]
Siamo uomini
e non supereroi, siamo per natura esseri manchevoli , ma abbiamo la capacità di
sopperire alle nostre mancanze fisiche con le protesi e le nostre debolezze
intellettuali con computer. Non credete?
Sitografia
http://for.indire.it/dislessia
http://www.slideshare.net/pierri/dislessia-e-elearning
Bibliografia
Progetti ministeriali per i DSA “gli insegnanti referenti e la piattaforma on-line” Alfia Valenti
Sitografia
http://for.indire.it/dislessia
http://www.slideshare.net/pierri/dislessia-e-elearning
Bibliografia
Progetti ministeriali per i DSA “gli insegnanti referenti e la piattaforma on-line” Alfia Valenti
Nessun commento:
Posta un commento