domenica 24 maggio 2015

E-learning e Dislessia







I disturbi dell’apprendimento, come la dislessia , non sono ancora noti a tutti , spesso gli sessi docenti ignorano tali problematiche confondendola con una semplice e superficiale “svogliatezza “ o “scarsa attenzione per quella determinata materia “ , è quello che mi sono sentita dire per tutto il corso della scuola primaria dalla mia insegnate di inglese. Si trattava di un’insegnante con scarsa preparazione in merito e poca attenzione verso il suo lavoro, aveva completamente ignorato che questa mia insufficienza era data da un problema di apprendimento causato da una dislessia mai diagnosticata se non in tarda età grazie ad uno screening online.

Questo succedeva negli anni 90 , poco più di 20 anni fa , ma possiamo affermare con certezza che la situazione è diversa ?  Oggi tale negligenza da parte degli insegnanti sia superata e quindi si  cerca di affrontarla al meglio ?

Ricordo che in Italia solo nel 2010 si è intervenuto a tutelare gli alunni con disturbi dell’apprendimento con la legge 170 dell’8 ottobre 2010 ,La  presente  legge  riconosce  la  dislessia,  la  disgrafia,  la  disortografia  e  la  discalculia  quali  disturbi specifici  di  apprendimento,  di  seguito  denominati  «DSA»,  che  si  manifestano  in  presenza  di  capacità cognitive adeguate, in  assenza  di  patologie neurologiche  e  di  deficit  sensoriali,  ma possono  costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. [i]

Tutte queste nuove tecnologie hanno permesso di compiere enormi passi avanti ad una mera e semplice tutela su carta di tale disturbo. L’Università di Roma Tre  illustra  i  presupposti  teorici  e  la  metodologia  definita  per  il  progetto  di ricerca relativo alla Scuola Dottorale in Pedagogia e Servizio Sociale ,La  ricerca  riguarda  la  possibilità  di  valutare  quanto  la  formazione  di insegnanti  in  servizio  erogata  con  modalità  blended,  ovvero  con  parziale  utilizzo  delle nuove  tecnologie,  su  tematiche  relative  ai  Disturbi  Specifici  di  Apprendimento  (DSA), possa  facilitare  la  progettazione  di  strategie  didattiche  inclusive.  Il  tema  di  ricerca  ha come quadro concettuale di riferimento il modello dell’International Classification of Functioning,  Disability  and  Health  for  Children  and  Youth  (ICF-CY)  con  il  capitolo “Prodotti  e  Tecnologie”  inserito  nella  componente  “Fattori  Ambientali”  della classificazione. L’aspetto della formazione degli insegnanti è stato affrontato riflettendo anche  sulla  possibilità  di  costituire  e  favorire  la  costituzione  delle  Comunità  di  Pratica. E nello stesso modo è stato dimostrato che negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dell’utilizzo delle nuove tecnologie nel trattamento dei DSA[ii]. Il computer risulta un ottima tecnologia assistita ed educativa in associazione a software specifici per tale disturbo.

Il connubio tra riconoscimento del disturbo, con leggi apposite, e la tecnologia, grazie al prot. “MIUR AOO USPBS R.U. 25211 del 23 novembre 2011 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca” sono stati attivati progetti di  “Screening e dislessia”, che prevede moduli di apprendimento  e-learning su piattaforma ANSAS, centrati sulla attività di individuazione precoce e assistiti da un tutoraggio da parte di un gruppo di esperti AID. La proposta formativa è rivolta ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado. L’obiettivo è :
Estendere a tutte le scuole d'Italia il modello di formazione integrata per dotare gli insegnanti curriculari e non di competenze relative al riconoscimento e alla didattica per i disturbi specifici di apprendimento (dislessia) negli alunni di ogni ordine e grado di scuola, anche relativamente all'uso delle tecnologie informatiche come strumento didattico e compensativo.

Profilo dell’insegnante Referente Dislessia:
  •          Insegnante curricolare a Tempo Indeterminato
  •          Essere motivato e interessato ad accrescere la sua formazione
  •          Avere capacità relazionali e competenze nell’ambito della gestione delle dinamiche di gruppo
  •          Conoscere le potenzialità didattico – organizzative  offerte dal Regolamento dell’autonomia
  •         Essere disponibile a lavorare in rete all’interno/esterno
Per tale ragione nasce la piattaforma INDIRE, online a partire dal 31 marzo 2012, all’indirizzo http://for.indire.it/dislessia .

Personalmente ritengo d’immensa utilità questa piattaforma online ma credo che necessiti ancora di qualche modifica perché per il momento si presenta limitata ai soli docenti ,che sicuramente saranno in grado di riconoscere il problema il prima possibile, ma ritengo ugualmente  utile estenderla anche ai genitori , in modo da avere una formazione adeguata per poter seguire i propri figli.

Il numero di soggetti con DSA riconosciuto in tempo è ancora in Italia molto basso; è fondamentale abbassare l’età di riconoscimento e di diagnosi dei DSA almeno al secondo anno di scolarizzazione per permettere un intervento didattico e riabilitativo più efficace; è necessario che la Scuola si doti di strumenti propri capaci di riconoscere i segnali di rischio per la comparsa di un DSA; è necessario che questo percorso di riconoscimento precoce sia condiviso con i Servizi Sanitari. [iii]


Siamo uomini e non supereroi, siamo per natura esseri manchevoli , ma abbiamo la capacità di sopperire alle nostre mancanze fisiche con le protesi e le nostre debolezze intellettuali con computer. Non credete?


Sitografia 
http://for.indire.it/dislessia
http://www.slideshare.net/pierri/dislessia-e-elearning 
 
Bibliografia 
Progetti ministeriali per i DSA “gli insegnanti referenti e la piattaforma on-line” Alfia Valenti
 
 


[i] legge 170 dell’8 ottobre 2010
[ii] Fogarolo (2012)                                             
[iii] Progetti ministeriali per i DSA di Alfia Valenti





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