martedì 2 giugno 2015

Scuole Italiane e digitalizzazione




E’ risaputo che viviamo in un mondo in cui il processo tecnologico è sempre più rapido. Smartphone,tablet, banda larga sono tutte cose di cui oggi non si può fare a meno ,un  po’ per necessità e un po’ perché ci adattiamo semplicemente a rispettare quello che ci impone la società. Ma facendo le giuste riflessioni viene da chiedersi:"Siamo veramente  sicuri di saper utilizzare queste tecnologie?”. Ovviamente la risposta è no! Saper  modificare il proprio profilo Facebook  o  twitter  non fa di noi persone digitalmente alfabetizzate. E’ quanto è emerso da  una recente  indagine Istat Noi-Italia:nel nostro paese il problema dell’alfabetizzazione digitale è molto  diffuso ed è accompagnato da una scarsa conoscenza della grammatica del Web sia tra gli adulti che tra i  giovani. Perciò, anche se insegnare questa disciplina è diventata una necessità al giorno d’oggi, le scuole italiane  non sono ancora  organizzate e strutturate per affrontare questo tipo di programma di studio.  E' necessario divulgare la  cultura digitale partendo da programmi  che possano  implementare le competenze tecnologiche ed istruire gli studenti  ad usare in modo intelligente il web e tutte le sue potenzialità. Per adesso le scuole italiane si limitano ad introdurre ed utilizzare registri elettronici,e-book e LIM: l’adozione di queste  nuove tecnologie da solo l’illusione di  essere all’avanguardia circa la didattica. Bisogna,inoltre, tenere in considerazione che  il nostro corpo docente potrebbe non essere abbastanza aggiornato sulle nuove tecnologie o non avere l'età o la predisposizione per adeguarsi ad esse . Per quanto il progresso sia veloce e alla portata di tutti,bisogna fare sempre i conti con la realtà.  Nell’attesa che la scuola si organizzi e si adegui al contesto, una proposta di studio e crescita per i ragazzi  viene dal campo estivo Digital Native Summer Camp, sorto a  Treviso nel 2011. Questo  campo  prevede 16 corsi, suddivisi in 8 percorsi formativi  che va dallo storytelling alla grafica, dall’informatica alla robotica, dall’elettronica ai makerlab, il tutto per fornire competenze specifiche e strutturate attraverso il gioco, la programmazione e la progettazione attraverso l’uso di computer e tablet  , inimmaginabili nei tradizionali percorsi formativi scolastici.Non è difficile notare che anche il tradizionale concetto di campo estivo si sia evoluto adattandosi al meglio all’era digitale, ma ciò che rende davvero affascinante e innovativo il Digital Native Summer  Camp è il suo non consistere solo di attività teoriche ma pratiche le quali, attraverso l’uso e la creazione di nuovi dispositivi,danno la possibilità di sviluppare le proprie capacità,di mettersi alla prova e in competizione con gli altri e,in definitiva,scoprire e sviluppare al meglio il giusto linguaggio digitale. 


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