E’ risaputo che viviamo in un mondo in cui il processo tecnologico
è sempre più
rapido. Smartphone,tablet, banda larga sono tutte cose di cui oggi non
si può fare a meno ,un po’ per necessità e un po’ perché ci adattiamo
semplicemente a rispettare quello che ci impone la società. Ma facendo le
giuste riflessioni viene da chiedersi:"Siamo veramente sicuri di saper utilizzare queste tecnologie?”.
Ovviamente la risposta è no! Saper modificare il proprio profilo Facebook o twitter non fa di noi persone digitalmente
alfabetizzate. E’ quanto è emerso da una recente indagine
Istat Noi-Italia:nel nostro paese il problema
dell’alfabetizzazione digitale è molto diffuso ed è accompagnato da una
scarsa conoscenza della grammatica del Web sia tra gli adulti che tra i
giovani. Perciò, anche se insegnare questa disciplina è diventata una necessità
al giorno d’oggi, le scuole italiane non sono ancora organizzate e
strutturate per affrontare questo tipo di programma di studio. E'
necessario divulgare la cultura digitale partendo da programmi che
possano implementare le competenze tecnologiche ed istruire gli
studenti ad usare in modo intelligente il web e tutte le sue
potenzialità. Per adesso le scuole
italiane si limitano ad introdurre ed utilizzare registri elettronici,e-book e
LIM: l’adozione
di queste nuove tecnologie da
solo l’illusione di essere all’avanguardia circa la didattica. Bisogna,inoltre, tenere in considerazione che il nostro
corpo docente potrebbe non essere abbastanza aggiornato sulle nuove tecnologie
o non avere l'età o la predisposizione per adeguarsi ad esse . Per quanto il
progresso sia veloce e alla portata di tutti,bisogna fare sempre i conti con la realtà. Nell’attesa che la scuola si organizzi
e si adegui al contesto, una proposta di studio e crescita per i ragazzi
viene dal campo estivo Digital Native Summer Camp, sorto a Treviso nel 2011. Questo
campo prevede 16 corsi, suddivisi in 8 percorsi formativi che va
dallo storytelling alla grafica, dall’informatica alla robotica,
dall’elettronica ai makerlab, il tutto per fornire competenze specifiche e strutturate
attraverso il gioco, la programmazione e la progettazione attraverso l’uso di
computer e tablet , inimmaginabili nei tradizionali
percorsi formativi scolastici.Non è difficile notare che
anche il tradizionale concetto di campo estivo si sia evoluto adattandosi al
meglio all’era digitale, ma ciò che rende davvero affascinante e
innovativo il Digital Native Summer Camp è il suo non consistere solo di
attività teoriche ma pratiche le quali, attraverso l’uso e la creazione di
nuovi dispositivi,danno la possibilità di sviluppare le proprie capacità,di mettersi alla prova e in competizione con gli
altri e,in definitiva,scoprire e sviluppare al meglio il giusto linguaggio digitale.
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