La prima volta che
all'università mi è stato proposto di seguire un corso in modalità
online è stato pochi mesi fa, in un primo momento, a dire il vero, lo
scetticismo e la paura di andare in contro ad un qualcosa di nuovo e
quindi ancora sconosciuto, hanno prevalso e ho pensato che sarebbe
stata una cosa troppo complicata ed impegnativa da fare. In seguito,
però, la curiosità mi ha spinta ha provare e cosi mi sono imbattuta
in questo nuovo tipo di didattica, inscrivendomi alla piattaforma
Canvas, su suggerimento della mia professoressa. Canvas è una
piattaforma didattica che ci consente di imparare ad utilizzare
internet ed il web nel modo più giusto ed adeguato alle nostre
necessità. Appena entrata in Canvas la prima difficoltà che ho
incontrato è stata la lingua, il sito infatti è tutto in inglese,
ma per fortuna, dal computer, le pagine sono facilmente traducibili
nella propria lingua. Il sito è strutturato in vari moduli che si
dividono in sei settimane e l'insegnamento è di tipo crescente,
ovvero si parte dalle competenze di base per poi aggiungere, di
settimana in settimana, conoscenze sempre nuove che completino quelle
acquisite in precedenza. All'inizio del corso viene presentato un
questionario da compilare, del quale, però, non vengono forniti
subito i risultati, ma che servirà alla fine del corso per
confrontare le competenze di partenza dell'utente con quelle
acquisite alla fine delle lezioni, questa, ritengo sia una cosa molto
utile, in quanto, ci rende consapevoli dei progressi o meno che si
sono avuti durante tutto il percorso didattico. In Canvas ogni modulo
è abbastanza sintetico e breve da completare, ciò fa si che
l'utente non si annoi mai e sopratutto che riesca a trovare il tempo
necessario per seguire le lezioni di settimana in settimana. Nel sito, alla teoria scritta, si alternano dei video dove docenti ed esperti
offrono le loro lezioni in merito ai vari argomenti trattati nei
moduli, anche i video sono in inglese, ma mettendo i sottotitoli, anche in questo caso, la cosa risulta molto semplice. Oltre
alla teoria, in ogni modulo ci sono degli esercizi di verifica da
svolgere sulla base di ciò che si è potuto apprendere in
precedenza, ci sono perciò quiz a risposta multipla, che a mio
parere stimolano moltissimo l'interesse e la curiosità dell'utente
nel verificare se ha realmente acquisito le giuste nozioni; ci sono discussioni pubbliche, dove viene richiesto di fare una precisa
considerazione sull'argomento trattato in quel modulo e dove, inoltre, è
possibile anche leggere le argomentazioni di tutti gli altri utenti
del sito e quindi confrontarle con le proprie; sono presenti, poi, in ogni modulo, altri esercizi sempre diversi, come ad
esempio presentazioni da realizzare in Pawer Point, che coinvolgono e
lasciano libero sfogo alla creatività dell' utente. La scelta di non
dare accesso al modulo successivo se non si sia completato prima
quello precedente, la ritengo strategica e coerente, in quanto, in Canvas si
parla di alfabetizzazione digitale nel senso di aggiungere sempre
competenze nuove a quelle precedenti, che già devono essere state ben
acquisite. Ogni esercizio, presente nei diversi moduli, viene
valutato con un punteggio o un breve commento lasciato in privato,
tramite e-mail, da uno dei responsabili del corso. Oltre alle
conoscenze di base, su internet ed il web trattate nei primissimi
moduli, Canvas concentra le sue tematiche su quella che è appunto
l'alfabetizzazione digitale ai giorni nostri e quindi l'importanza di
sapersi muovere e scegliere all'interno del web e saper utilizzare i
vari motori di ricerca, per trovare le informazioni di cui si ha bisogno. Più
volte viene sottolineato, durante il corso, come noi utenti pensiamo
di saper utilizzare la rete, quando nella realtà non è così, io
stessa ho potuto constatare quali fossero i miei errori nel ricercare
notizie all'interno del web. Ho potuto notare, infatti, che nelle mie
ricerche spesso mi accontentavo dei primi risultati trovati e non
andavo ad approfondire bene le fonti dalle quali questi provenissero,inoltre, mi fermavo quasi sempre alla prima pagina di ricerca quando in
realtà ne vengono trovate molte altre. Proprio riguardo questo argomento troviamo
nei vari moduli, molti esercizi che ci fanno esercitare, in modo da capire quale sia
il modo migliore di ricercare nel web e come sviluppare una
capacità critica adeguata, che ci porti a scegliere le giuste
risposte a quelle che sono le nostre domande. Inoltre,i docenti e gli esperti di Canvas
ribadiscono più volte quanto sia importante provvedere ad una
alfabetizzazione digitale degli insegnanti, ancora fortemente
inadeguata, prima ancora che degli studenti. Giunta alla fine di
questo corso online, posso dire di aver imparato molte cose, come ad
esempio riflettere e soffermarmi molto di più sulle fonti dalle
quali provengono i documenti della mia ricerca, andare oltre la prima
pagina di risultati e compiere sempre un' analisi critica ed attenta di ciò
che mi viene proposto; ricercare in modo affrettato e distratto ed
accontentarsi, vuol dire ricercare in modo sbagliato. Ho potuto
inoltre constatare, grazie a questa esperienza, che oggi come oggi,
una didattica del tipo flipped-classroom, ovvero per metà face to
face e per metà sul web, è diventata necessaria, sia in campo
didattico che lavorativo. Posso dire a questo punto che in futuro
sarò felice di ripetere questa esperienza, andando ad utilizzare anche nuove piattaforme online.
Fonti: Canvas.net
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