martedì 2 giugno 2015

La mia prima esperienza di una didattica online

La prima volta che all'università mi è stato proposto di seguire un corso in modalità online è stato pochi mesi fa, in un primo momento, a dire il vero, lo scetticismo e la paura di andare in contro ad un qualcosa di nuovo e quindi ancora sconosciuto, hanno prevalso e ho pensato che sarebbe stata una cosa troppo complicata ed impegnativa da fare. In seguito, però, la curiosità mi ha spinta ha provare e cosi mi sono imbattuta in questo nuovo tipo di didattica, inscrivendomi alla piattaforma Canvas, su suggerimento della mia professoressa. Canvas è una piattaforma didattica che ci consente di imparare ad utilizzare internet ed il web nel modo più giusto ed adeguato alle nostre necessità. Appena entrata in Canvas la prima difficoltà che ho incontrato è stata la lingua, il sito infatti è tutto in inglese, ma per fortuna, dal computer, le pagine sono facilmente traducibili nella propria lingua. Il sito è strutturato in vari moduli che si dividono in sei settimane e l'insegnamento è di tipo crescente, ovvero si parte dalle competenze di base per poi aggiungere, di settimana in settimana, conoscenze sempre nuove che completino quelle acquisite in precedenza. All'inizio del corso viene presentato un questionario da compilare, del quale, però, non vengono forniti subito i risultati, ma che servirà alla fine del corso per confrontare le competenze di partenza dell'utente con quelle acquisite alla fine delle lezioni, questa, ritengo sia una cosa molto utile, in quanto, ci rende consapevoli dei progressi o meno che si sono avuti durante tutto il percorso didattico. In Canvas ogni modulo è abbastanza sintetico e breve da completare, ciò fa si che l'utente non si annoi mai e sopratutto che riesca a trovare il tempo necessario per seguire le lezioni di settimana in settimana. Nel sito, alla teoria scritta, si alternano dei video dove docenti ed esperti offrono le loro lezioni in merito ai vari argomenti trattati nei moduli, anche i video sono in inglese, ma mettendo i sottotitoli, anche in questo caso, la cosa risulta molto semplice. Oltre alla teoria, in ogni modulo ci sono degli esercizi di verifica da svolgere sulla base di ciò che si è potuto apprendere in precedenza, ci sono perciò quiz a risposta multipla, che a mio parere stimolano moltissimo l'interesse e la curiosità dell'utente nel verificare se ha realmente acquisito le giuste nozioni; ci sono discussioni pubbliche, dove viene richiesto di fare una precisa considerazione sull'argomento trattato in quel modulo e dove, inoltre, è possibile anche leggere le argomentazioni di tutti gli altri utenti del sito e quindi confrontarle con le proprie; sono presenti, poi, in ogni modulo, altri esercizi sempre diversi, come ad esempio presentazioni da realizzare in Pawer Point, che coinvolgono e lasciano libero sfogo alla creatività dell' utente. La scelta di non dare accesso al modulo successivo se non si sia completato prima quello precedente, la ritengo strategica e coerente, in quanto, in Canvas si parla di alfabetizzazione digitale nel senso di aggiungere sempre competenze nuove a quelle precedenti, che già devono essere state ben acquisite. Ogni esercizio, presente nei diversi moduli, viene valutato con un punteggio o un breve commento lasciato in privato, tramite e-mail, da uno dei responsabili del corso. Oltre alle conoscenze di base, su internet ed il web trattate nei primissimi moduli, Canvas concentra le sue tematiche su quella che è appunto l'alfabetizzazione digitale ai giorni nostri e quindi l'importanza di sapersi muovere e scegliere all'interno del web e saper utilizzare i vari motori di ricerca, per trovare le informazioni di cui si ha bisogno. Più volte viene sottolineato, durante il corso, come noi utenti pensiamo di saper utilizzare la rete, quando nella realtà non è così, io stessa ho potuto constatare quali fossero i miei errori nel ricercare notizie all'interno del web. Ho potuto notare, infatti, che nelle mie ricerche spesso mi accontentavo dei primi risultati trovati e non andavo ad approfondire bene le fonti dalle quali questi provenissero,inoltre, mi fermavo quasi sempre alla prima pagina di ricerca quando in realtà ne vengono trovate molte altre. Proprio riguardo questo argomento troviamo nei vari moduli, molti esercizi che ci fanno esercitare, in modo da capire quale sia il modo migliore di ricercare nel web e come sviluppare una capacità critica adeguata, che ci porti a scegliere le giuste risposte a quelle che sono le nostre domande. Inoltre,i docenti e gli esperti di Canvas ribadiscono più volte quanto sia importante provvedere ad una alfabetizzazione digitale degli insegnanti, ancora fortemente inadeguata, prima ancora che degli studenti. Giunta alla fine di questo corso online, posso dire di aver imparato molte cose, come ad esempio riflettere e soffermarmi molto di più sulle fonti dalle quali provengono i documenti della mia ricerca, andare oltre la prima pagina di risultati e compiere sempre un' analisi critica ed attenta di ciò che mi viene proposto; ricercare in modo affrettato e distratto ed accontentarsi, vuol dire ricercare in modo sbagliato. Ho potuto inoltre constatare, grazie a questa esperienza, che oggi come oggi, una didattica del tipo flipped-classroom, ovvero per metà face to face e per metà sul web, è diventata necessaria, sia in campo didattico che lavorativo. Posso dire a questo punto che in futuro sarò felice di ripetere questa esperienza, andando ad utilizzare anche nuove piattaforme online.

Fonti: Canvas.net

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